venerdì 28 dicembre 2007

La Stefi e il Corriere dei Piccoli

Quando ero alle scuole elementari aspettavo con trepidazione l'uscita in edicola del "Corriere dei piccoli" perché adoravo le storie a fumetti della Stefi, abilmente disegnate dalla bravissima Grazia Nidasio. Ed è lei che in questo post vorrei ringraziare, per avermi fatto sorridere ogni volta che mi ritrovavo con il Corrierino in mano! :-)

Era una festa seguire le sue avventure! Il "Diario di Stefi" parlava di un sacco di cose divertenti e guardava il mondo con gli occhi di una bimba che poteva avere all'incirca la mia età, i miei sogni e le mie aspirazioni di allora. Io, all'epoca, mi rifugiavo spesso nella casetta di stoffa per leggere indisturbata le sue vignette colorate che mi piacevano da matti! E poi c'era Ubu il cane, Valentina la sorella, l'Eziomaria, l'amica con le adenoidi di cui non ricordo più il nome e tutta la famiglia Morandini al completo... che spasso! :-)

Sì, è vero, la Stefi ne combinava di tutti i colori, ma quei disegni fotografavano la nostra infanzia serena e la Nidasio riuscì a dipingerla perfettamente con un'intensità e una purezza che solo una grande artista è capace di esprimere in quel modo! Io sono contenta di essere cresciuta coi suoi fumetti sotto il braccio perché a me quello sembrava un mondo fantastico e le situazioni che vivevo erano descritte così bene nel giornalino che alle volte mi veniva da ridere perché mi chiedevo come facesse l'autrice a sapere tutte quelle cose su di me... mi aveva per caso spiata?!? ;-)

Secondo me la Stefi ha segnato un'epoca e chi è cresciuto con i suoi fumetti potrà capire meglio il significato delle mie parole! Ora, dal momento che sono in vena di ricordi, volevo riuscire a reperire almeno un giornalino dei mitici anni '70, dal momento che di quelli che avevamo a casa non ne è rimasto più neanche uno! :-(

Così è iniziata l'avventura alla caccia disperata di un cimelio: ho girato mercatini, negozietti d'antiquariato e Bric à Brac, ma non ho trovato quelli che mi interessavano. Allora ho tentato sul sito di Ebay (ma non potevo pensarci prima?!?) e mi si è aperto un mondo nuovo: decine di utenti vendevano copie e copie di vecchie edizioni!

Che fare?!? Mi sono armata di santa pazienza e ho contattato singolarmente via email tutti i venditori che potevano fare al caso mio e finalmente, dopo un’estenuante ricerca, ho trovato quel che cercavo, anzi molto di più: ho trovato addirittura un Corrierino che aveva i disegni della Stefi in copertina! Evviva, evviva! Senza batter ciglio ho effettuato l’acquisto online e per qualche giorno mi sono ritrovata a casa ad aspettare il postino con lo stesso entusiasmo che avevo da piccola quando correvo in edicola prima che chiudesse! :-)

Il pacco è arrivato intatto; ho scartato l'involucro con la dovuta attenzione e quando ho preso in mano il giornalino ho quasi avuto un tuffo al cuore! Era lei l’eroina dei miei ricordi! Ho divorato la storia a fumetti a tempo di record, ma aimè, era troppo corta... Sigh, avrei continuato a leggere per delle ore! Ma avete mai riprovato le vecchie sensazioni di una volta? Per me è stato bellissimo! Sono tornata indietro nel tempo alla velocità della luce e mi sono sentita di nuovo bambina per almeno un bel quarto d’ora... figata!!! ;-)

Un ringraziamento speciale và alla gentile ragazza che me lo ha venduto; è stata così carina che è nata subito una simpatia reciproca virtuale. E' proprio vero, per fare tutto ci vuole solo passione: anche lei era un'assidua lettrice della Stefi!

E mando invece una richiesta esplicita direttamente all'autrice, nella speranza che un giorno possa farci tornare a sorridere con le sue bellissime storie a fumetti:

- Gentile Grazia Nidasio, sarebbe meraviglioso poter riguardare online le vicende dei personaggi che hai sapientemente disegnato! Non hai mai pensato di far realizzare un sito web con tutti i tuoi capolavori di illustrazione? In giro ci sono ottimi Designers che sarebbero felici di aiutarti a realizzarlo!!! :-) E che dire di una bella pubblicazione stampata che racchiuda tutta la raccolta della fortunata serie?!? Un bel librone con copertina cartonata, dello stesso formato del "Corrierino dei Piccoli", da sfogliare come si faceva allora!?! Sono sicura che riscuoterebbe subito un enorme successo!!! Che ne dici, ci proviamo? - Ehh... ehh... Ehh... ;-)

Princess

P.S. Se cliccate sul titolo dell'articolo, si aprirà un favoloso fumetto, una chicca che ho trovato online: "Stefy e il raggio disintegratore" (l'immagine si può ingrandire cliccando nuovamente sul cursore). Assolutamente da non perdere!

"Alla fine spunta sempre l’arcobaleno!"
La Stefi


In copertina nel "Corriere dei Piccoli" la Stefi di Grazia Nidasio.
Il sito citato per la vendita e gli acquisti online è www.ebay.it
Il sito da cui ho preso il link al fumetto è www.nijirain.com

giovedì 27 dicembre 2007

La t-shirt dipinta a mano

Ieri sera non sapevo come sfogare la creatività, quando mi è venuta la brillante idea di dipingere alcune t-shirt che avevo a casa.

Premetto che amo la semplicità, per cui il più delle volte acquisto delle cosine senza troppi pizzi e merletti e quindi nei cassetti ho sempre a disposizione delle magliette di cotone a maniche lunghe da portare sotto i maglioni di lana: rigorosamente bianche, nere e grigie. Detto così sembra proprio una tristezza e infatti lo è!!! Quei colori rispecchiano esattamente il mio stato d’animo invernale! D’estate è tutta un’altra faccenda; amo i capi molto colorati e le t-shirt sfilano dal giallo al rosso all’arancio con tante scritte spiritose e divertenti, ma aimè appena arriva l’autunno il mio umore si raffredda, io soffro terribilmente e mi ingrigisco come il cielo di dicembre! Così per mantenere uno stato d’animo accettabile e non cadere nella depressione più totale mi devo organizzare qualcosa di creativo sennò non son contenta. Per fortuna ogni tanto ci prendo e la soddisfazione per quello che riesco a realizzare è grande! :-)

Questa volta mi sono entusiasmata al solo pensiero di imbrattare un supporto che non fosse semplicemente una tela da appendere al muro, ma un qualcosa da poter indossare in tutti i momenti e così sono andata a comprare le tempere per la stoffa in un grande magazzino per il bricolage. Una volta nel negozio però, ho dovuto dare retta a quella gran rompiscatole della mia "supervisor" interiore che non mi ha mollato un attimo: - Il clima natalizio incalza e il silver è il top per questo periodo, l’oro è troppo impegnativo e i colori caldi li puoi usare solo d’estate, quindi prendi quello, ci siamo capite?!? – E’ stata categorica! Bhè? Morale: sono uscita dal negozio con un solo tubetto in mano, l’argento!!! ;-)

Tornata a casa, mi sono sistemata la postazione lavorativa e ho iniziato a cimentarmi con delle piccole prove su alcune mutande vecchie... eh..eh..eh.. non si butta via niente, tutto si ricicla! :-)
I primi disegni sono venuti delle vere e proprie schifezze, ma sbagliando si impara e alla terza patacca mi sono organizzata meglio: - Mumble.. mumble.. come potrei dipingere senza sbavare il colore dappertutto? – Avere una "tutor" così inflessibile è una gran rottura di maroni, perché la signorina vorrebbe tutto perfetto al primo colpo, ma devo aggiungere che è anche grazie alla sua tenacia se ogni tanto qualche stratagemma niente male viene fuori!

Trovato! Le formine di metallo per fare i dolcetti andranno benissimo! Dove le ho messe, dove le ho messe, dove le ho messe?!? Ah, eccole! Nooooo, ma sono tutte arrugginite! Da quand’è che non faccio i biscotti?!? Va bhè... proviamo lo stesso! BINGO! Funziona!!!

E’ stato troppo divertente! Sulla t-shirt bianca ho disegnato un bel cuore al centro della maglia, su quella nera una stellina e sulla grigia una lunetta: poi le ho appese tutte in fila nel bagno e ho iniziato a pistolare con il phon per far asciugare la tempera alla stoffa. Risultato: brillantini dappertutto, pure sul gatto! Ahh..ahh..ahh.. un gattino sbrilluccicante! - Oh Lilly, sei pronto per andare a ballare la discomusic!?! - ;-)))

Ora, tralasciamo il fatto che c'è voluta quasi un'ora di orologio per rimettere a posto la casa, dal momento che per cercare i trabiccoli di metallo ho tirato giù mezza cucina, ma vuoi mettere la soddisfazione?!? Armeggiare coi pennelli dà appagamento, scarica le tensioni e fa ritornare il buon umore. G-a-r-a-n-t-i-t-o! :-)

Princess

"I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni."
Pablo Picasso

La composizione fotografica è creata da Princess,
con fotografie tratte dal sito GettyImages.
www.gettyimages.com

La casa dei miei sogni fuori citta'


















Visto che nell'articolo precedente abbiamo parlato di sogni nel cassetto, perché non entriamo a fare un giro nella casa fuori città? Bisogna solo stare attenti a non lasciarsi troppo andare con la fantasia, il rischio è di non voler più scendere dalla nuvoletta! ;-)

Princess

“Nessuno sogna ciò che non lo riguarda.”
Hermann Hesse

La composizione fotografica è creata da Princess,
con fotografie tratte dal sito GettyImages.

La casa dei miei sogni in citta'








Quante volte vi sarà capitato di sognare ad occhi aperti una casa speciale dove avreste voluto vivere? A me succede anche troppo spesso, ma questa volta invece di lasciare il sogno chiuso a chiave in un cassetto, ho preferito visualizzarlo per benino, così ho fatto una piccola ricerca in rete e ho selezionato alcune fotografie che rappresentano in linea di massima l’idea che mi sono fatta della casa dei miei sogni, anzi delle case dei miei sogni, una in città e una fuori città. Sognare è gratis, giusto o no?!? ;-)

Mettete in sottofondo una musica rilassante e lasciatevi trasportare dal suono e dalle immagini che scorrono qua davanti a voi. Riuscite a percepire sensazioni emozionanti? Semplicità, luce, bellezza, eleganza, relax, morbidezza, accoglienza, calore, amore. Queste sono le sensazioni che mi arrivano entrando nella casa dei miei sogni. E le vostre quali sono? :-)

Princess

“Bisogna trovare il proprio sogno, perché la strada diventi facile. Ma non esiste un sogno perpetuo. Ogni sogno cede il posto a un sogno nuovo.”
Herman Hesse

La composizione fotografica è creata da Princess,
con fotografie tratte dal sito GettyImages.

martedì 4 dicembre 2007

Il sogno "La cascina provenzale"

Oggi ho fatto un bel sogno e ho deciso di scriverlo nel blog per non dimenticarlo! :-)

E’ un tranquillo pomeriggio estivo e mi trovo in una campagna provenzale o in un posto molto simile. Tutto intorno c’è silenzio e tranquillità. Vado a cercare qualcosa nella vecchia casa padronale dei miei zii, un posto che però non mi sembra di avere mai visto. Sto armeggiando in una stanzetta tutta blu al piano terra; la casa probabilmente non è abitata già da diverso tempo, ma ci sono un sacco di cose belle, come se fosse una piccola casa museo con tanti ricordi, libri, quadri e oggetti di viaggio. Non avendo trovato quello che cerco, decido di andar via, anche se a mani vuote. Prendo le chiavi di casa e sull’uscio mi appresto a chiudere la vecchia porta di legno, mentre vedo di sfuggita, alla mia sinistra, una meravigliosa campagna che confina con il posto dove mi trovo.

Mi sporgo per vedere meglio e noto che oltre al massiccio portone che dà sulla strada, si apre una tenuta gigantesca, con un bel cortile interno e un’antica cascina (lo ammetto, ho un debole per i vecchi ruderi, ma questa è molto meglio, sembra una gran bella villa liberty!) - Wow, che meraviglia! – esclamo ad alta voce e qualcuno oltre il loggiato si rivolge subito a me: – Signorina, entri pure! La stiamo giusto appunto sistemando! Venga, non abbia timore! - Le persone che vedo in fondo al cortile mi invitano gentilmente ad entrare, così mi appresto a solcare l'ingresso del podere e nel frattempo si materializzano anche mamma e papà.

Ci accoglie una bella signora sulla cinquantina, in abiti di campagna; una di quelle signore benestanti che nonostante il sangue nobile, non ostentano il proprio benessere. Sono entusiasta perché la padrona di casa ci accompagna a fare un giro nella tenuta di famiglia, orgogliosa della loro proprietà che stanno finendo di ristrutturare. La cascina infatti è senza arredi ed è stata appena ritinteggiata in esterni di un bel bordeaux. Io rimango a bocca aperta davanti all’imponente costruzione e non vedo l’ora di vederla per intero!

Ad un certo punto la signora sale al piano di sopra passando su alcune travi sistemate alla bene e meglio sul balconcino della casa. Ho un attimo di esitazione: se mi arrampico qua sopra rischio di cadere a terra come un sacco di patate! Le travi sono instabili e io tentenno. La padrona di casa allora mi rincuora e mi spiega come fare; mi dice dove mettere i piedi in modo tale che le travi reggano il mio peso. Così in un attimo mi ritrovo al secondo piano della villa, dove mi accoglie un bellissimo pergolato. Mi vengono in mente quei posticini di una volta, quelli dove poter riposare al pomeriggio delle estati afose; quelli dove ti ritrovi con l’uva sulla testa e le sedie di ferro battuto ad accoglierti. Ah, che meraviglia!

La signora ci offre un the alla menta coi pinoli (io penso di essere ancora in Tunisia) e ci chiede se vogliamo proseguire il piccolo giro turistico. Al ché le rispondo di sì: - Sa, in famiglia siamo dei gran viaggiatori e ci piace conoscere posti nuovi ovunque andiamo! - Allora la donna avanza nel piccolo cortiletto pensile e poco più avanti incontriamo un giovane: - Vi presento mio nipote! – Il ragazzo avrà avuto all’incirca la mia età e mi sembra pure di conoscerlo di vista, anche se non ne sono poi tanto sicura. Così inizio a chiacchierare con lui e mi fa un sacco di domande: - Cosa fai? Di cosa ti occupi? Davvero scrivi? Mi piacerebbe leggere qualche tuo articolo! - mi dice. Inizio a raccontargli un po’ di me, quando vengo distratta improvvisamente da qualcos'altro.

In lontananza scorgo un anziano signore seduto su una sedia e rivolgo uno sguardo alla padrona di casa per chiedere chi sia.
Lui è "il nonno". Purtroppo sta lì tutto il giorno a guardare immobile l’orizzonte e ha smesso di parlare da molto, molto tempo! – Il tono con cui pronuncia la frase nasconde un velo di tristezza e rassegnazione. Io mi avvicino a lui lentamente, mi inchino in segno di riverenza e la prima cosa che mi viene in mente di fare in quel momento è di... baciargli le mani! Un gesto assolutamente spontaneo e istintivo.

L’anziano sgrana gli occhi dolcemente e mi chiede sottovoce:
- Perché? – Io gli rispondo bisbigliando al suo orecchio: - Signore, il mio è un segno di rispetto verso la vostra parte saggia che sta davanti a me! – Il vecchio mi guarda incredulo e io continuo impalpabilmente a pronunciare parole: - Non pensi di essere inutile e solo! Se le sembra che la vita non abbia più niente da offrirle, sappia che non è così! Sì, è vero, lei è una persona anziana, ma può mettere a disposizione degli altri la sua saggezza! Lo faccia, la prego! Riprenda a parlare con la sua famiglia o con chi sente vicino! – L’uomo sembra destarsi da un sonno ipnotico. Dal suo viso rugoso scende una lacrima di commozione, quasi felice come un bambino che ha appena ricevuto una bella notizia. Forse i suoi parenti, pur nutrendo amore nei suoi confronti, in tutti questi anni non sono stati capaci di sostenerlo come lui avrebbe voluto!

La donna si accorge della magia del momento e capisce che quelle parole sono riuscite a smuovere qualcosa nel cuore del vecchio:
- Il nonno ha parlato, non ci si crede! Ma com'è riuscita ad incoraggiarlo? - Io le rispondo che non lo so e che non ho fatto niente di speciale, ma dentro di me sorrido perché sento di avere aiutato quell’uomo a ritrovare il coraggio per andare avanti. Sono felice per questo piccolo gesto e mi sveglio mentre alcune parole risuonano ancora in me: - Continua a scrivere, non ti fermare! –

Così stamattina mi sono alzata dal letto decisa a raccontare ciò che avevo sognato. La cosa buffa è che nel dormiveglia iniziale non avevo nessuna voglia di destarmi dall'idillio! Quando mi sono accorta di avere ormai gli occhi aperti, ho fatto una gran fatica a ritornare alla realtà perché desideravo rimanere ancora in quella tenuta a scoprire nuove avventure... ma ormai era suonata la sveglia!

La sensazione è che la scena fosse reale e ora mi sento bene come se quel gesto io l’avessi compiuto davvero! Allora mi chiedo: "Se un sogno è in grado di dare emozioni vere come quelle vissute, che differenza c’è tra sogno e realtà?" Non volevo di certo finire il pezzo alla Gigi Marzullo, ma la domanda è nata spontanea! A volte penso che il sogno sia un rifugio sicuro dove approdiamo con la mente per riposarci dalle continue sollecitazioni esterne che ci legano alla vita, ma alla fine è sempre frutto della nostra mente o della nostra anima, mah?!? Mi sa che tra vedere e non vedere... torno a dormire! ;-)

Princess

"La perenne tentazione della vita è quella di confondere i sogni con la realtà."
Jim Morrison


La fotografia è di Peter Miller dal sito GettyImages
www.gettyimages.com

martedì 20 novembre 2007

"Il seminario di Radiestesia" a Nurri

Ce l’abbiamo fatta! Il primo weekend di novembre ci siamo ritrovati a Nurri, in provincia di Cagliari, con una trentina di appassionati, per provare le brezza delle energie sottili con i "maestri del sentire" Mauro Aresu e Arianna Mendo.

L'impaginazione grafica della locandina è stata progettata da Princess e la cosa, devo dire, ha riscosso un notevole successo, ehh.. ehhh.. :-) L'organizzazione generale, invece, è stata seguita dalla bravissima Anna Laconi che è riuscita a coordinare perfettamente le prenotazioni, gli spostamenti, gli alloggi e tutto il resto, riscontrando la piena soddisfazione di tutti partecipanti (mitica Anna!). Ed infine, i nostri beniamini, con la loro come sempre impeccabile preparazione, hanno entusiasmato gli animi dei più scettici, invogliando le persone presenti a seguire da vicino una disciplina così particolare e affascinante! Bravi, bravi, bravi!!!

Il seminario ha seguito un iter ben preciso. Il Sabato c’è stata la conferenza introduttiva (che prevedeva la distribuzione delle dispense e delle bacchette da rabdomante, la visione di alcune diapositive esplicative, la spiegazione teorica delle energie della terra, del cosmo e del corpo umano); a seguire la visita al pozzo sacro di Santa Vittoria a Serri; e in serata, la cena e il pernottato in albergo presso l’hotel Istellas a Nurri. La Domenica invece abbiamo fatto la gita in battello sul lago Flumendosa e la visita al nuraghe Arrubiu a Orroli; a seguire, la visita alla casa museo "Omu Axiu" e infine la conferenza conclusiva (che prevedeva un riassunto delle esperienze condivise insieme e i saluti finali).

E' stato un bellissimo mix che ha reso il nostro incontro dinamico ed effervescente! Non un semplice e monotono seminario, ma un iter molto vario che ha permesso ai partecipanti di non annoiarsi neanche un minuto! Anche chi affrontava questi discorsi per la prima volta ha potuto, in questo modo, farsi un’opinione tutta sua di una materia così interessante perché ha sperimentato in prima persona gli insegnamenti ricevuti. La pratica è fondamentale per rendere questa disciplina alla portata di tutti e la cosa più interessante è stata proprio la prova sul posto!

Nei siti nuragici abbiamo così potuto testare la forza magnetica e le vibrazioni di questi fantastici luoghi di energia. E altro che "pietre vecchie", gli antichi ne sapevano una più del diavolo! Qui ogni pietra è disposta in modo preciso e non certo a caso! Questi posti emanano ancora il loro vissuto e scoprire un aspetto così particolare di questa magica terra è una cosa davvero entusiasmante, almeno per chi riesce a coglierne la differenza!

A fine serata abbiamo potuto sperimentare anche le vibrazioni energetiche del corpo umano e abbiamo fatto le varie misurazioni per controllare lo stato di salute delle persone. Un’incredibile esperienza che ha lasciato molte persone senza parole! Sicuramente avremo di che riflettere sulle personali sensazioni che questo incontro ci ha lasciato...

Che dire? A mio parere è stato un percorso indimenticabile, soprattutto per il feeling che si è creato tra i partecipanti, per la bravura dei nostri insegnanti e per l’impegno che ha mosso tante persone a spingersi verso un cammino un po’ inusuale. Questi argomenti non sono certo all’ordine del giorno e diciamolo, quando si parla di cose poco conosciute si tende il più delle volte a rifiutarle in tronco! A meno che non se ne rimanga, al contrario, completamente calamitati, come succede alla sottoscritta! ;-)

Da quando mi sono interessata a questi argomenti, ogni volta che posso partecipo ai percorsi energetici che l’Associazione "Uomo Natura Energia" organizza in giro per la Sardegna e la sincera amicizia che attualmente mi lega a Mauro e Arianna mi spinge spesso a parlare di loro con chi ancora non li conosce e mi stimola a coinvolgere nuove persone nei vari incontri.

Quindi, se siete interessati a questo tipo di argomenti, non mi resta che dirvi di provare, provare, provare! L’energia in qualche modo si farà sentire... basterà saperla ascoltare! :-)

Princess

"Sforzarsi di procedere assieme all'intero universo sul sentiero della divinità è, invero, il compito più grande dell'umanità."
Shrii Shrii Anandamurti


La fotografia è dell’Hotel Istellas a Nurri (CA)
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Wikipedia Cos'è la Radiestesia? http://it.wikipedia.org/wiki/Radiestesia
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Associazione Uomo Natura Energia: www.uomoterra.it
Hotel Istellas: www.istellas.it
Museo Ristorante Omu Axiu: www.omuaxiu.it
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lunedì 19 novembre 2007

In mostra: "L'arte della Stampa"

"Il percorso della mostra propone con strumenti, progetti e alcuni documenti lo sviluppo tecnologico dell’arte della stampa, dalla scoperta dei caratteri mobili di Gutenberg nel '500 alle più recenti tecnologie. L’invenzione di Gutenberg ha permesso la diffusione universale del sapere, dai caratteri mobili alla più recente macchina offset e l’introduzione della stampa in Italia e successivamente in Sardegna. L’esposizione è in grado di fornire gli strumenti basilari per riflettere e approfondire temi che sono intersezione di più discipline: grafica, composizione, immagine, stampa, ingegno. Percorrendo la mostra è possibile vedere e toccare con mano le attrezzature del ‘500: il torchio ligneo con cui Gutenberg stampò la prima Bibbia, le casse dei caratteri mobili di gotico antico da lui punzonati; un torchio in ferro del primo novecento, i banconi dei caratteri per la composizione a mano, la marginatura e i vari tipi di forme, i cliché in legno e i cliché in zinco. L’esposizione continua con le nuove tecnologie: la camera oscura con la retrocamera e la sviluppatrice delle pellicole, il tavolo luminoso per la foto-composizione. La mostra si conclude con l’esposizione di varie ciclostili tra cui la prima a caratteri mobili, la presa a caldo per la fusione dei timbri, le macchine per scrivere con la Olivetti numero uno e tanti altri strumenti."

Così recita la locandina introduttiva che viene consegnata insieme al biglietto d’ingresso. Come Alice nel paese delle meraviglie, mi preparo ad entrare nel meraviglioso mondo dell'Arte della Stampa: solco la grande porta che sovrasta l’entrata principale e mi precipito incuriosita all’interno delle sale e… dinanzi ai miei occhi si apre un mondo fantastico! Per un grafico pubblicitario non credo ci sia mostra più azzeccata e non potevo di certo perdermela! Sono sempre rimasta affascinata dai caratteri tipografici, da ciò che l’uomo ha lasciato scritto nel tempo e da come lo ha fatto.

L’evoluzione di questi macchinari offre ai più giovani la possibilità di capire come lavoravano i nostri predecessori e nel mondo tecnologico in cui viviamo mi sembra quasi doveroso uno sguardo al passato, se non altro per comprendere meglio questa nostra era, improntata sulla velocità di comunicazione! Dai monaci amanuensi che decoravano i capilettera delle sacre scritture, ai marchingegni che illustri geni d’altri tempi hanno inventato per migliorare sempre più la divulgazione della carta stampata.

Ah, sono rimasta incantata alle spiegazioni della nostra guida, che con il suo entusiasmo è riuscito a mantenere viva l’attenzione del pubblico presente, soprattutto quella dei più piccoli, affascinati e stupiti davanti alle ingegnose invenzioni che si possono addirittura toccare con mano! Anch’io mi sono lasciata trasportare dalle storie più curiose che il nostro "Virgilio" ci ha narrato, passando da un girone all’altro di questa bella mostra.

Così la nostra guida ci ha raccontato, da vero esperto del settore, tutte le varie fasi di stampa e chi meglio di lui avrebbe potuto farlo? Trentacinque anni di lavoro in questo campo non sono certo bruscolini! E ha proprio l’aria di un simpatico maestro: è perfetto per guidare i visitatori in un viaggio di questo tipo! La sua passione per questi attrezzi supera i confini spazio-temporali e colpisce l’animo dei più sensibili: io ero così entusiasta per essere lì presente che non solo ho seguito la prima ora di spiegazione, ma mi sono trattenuta anche per quella successiva, nella speranza di captare altre emozionanti avventure! :-)

Non è stato quindi solo un percorso istruttivo, ma anche divertente! Abbiamo girato la pala del torchio di legno, abbiamo preso in mano i caratteri di piombo e ne abbiamo sentito la consistenza, abbiamo inchiostrato i macchinari di ferro e messo in funzione i rulli compressori, e in chiusura abbiamo stampato una pagina della Bibbia scritta in caratteri gotici punzonati da Gutenberg. Fantastico! Il computer queste esperienze non le potrà mai sostituire!!! ;-)

- Pensate che meraviglia se questa mostra potesse diventare un museo permanente, il “Museo della Stampa”! Sarebbe l’unico in Sardegna e potrebbe diventare un polo d’attrattiva per i tanti visitatori locali e stranieri! Come sarebbe bello se qualche politico locale venisse a vedere la mostra e potesse appoggiare in qualche modo questa mia proposta! - Il sig. Mariano Deidda, lancia il suo appello alle autorità che potrebbero in qualche modo aiutarlo a realizzare il sogno di una vita: realizzare un nuovo museo sull’Arte della Stampa a Cagliari. Le difficoltà sono tante e i tempi, si sa, sono lunghissimi, ma io mi sento di dare il mio sostegno alla nostra guida che oggi, nel giro di pochi minuti, è riuscita a conquistare tutta la mia approvazione!

- Non demorda! – ho risposto io - I sogni a volte possono diventare realtà e non si sa mai come possono andare le cose: chissà se come per magia, qualcuna di quelle persone che contano non si possa entusiasmare a tal punto da decidere di promuovere questa sua fantastica iniziativa? Una sfida così intraprendente potrebbe rilanciare la nostra città come "Centro per la cultura della stampa nel Mediterraneo"! - D'altronde io stessa, se oggi non fossi venuta qui, non avrei mai saputo che proprio a Cagliari veniva stampato il Corano in lingua araba e non avrei mai saputo che le uniche cave in Europa in grado di produrre la famosa pietra litografica erano una in Germania e una in Sardegna! Inutile dire che sarei rimasta lì dentro ancora per un po', se non fosse arrivato l’orario di chiusura...

E voi, che cosa state aspettando? Andate a visitarla, vedrete, vi piacerà! E se avete dei bimbi, portate anche loro; saranno felici di stampare dal vero la loro prima maglietta! :-)

Princess

"Verba volant, scripta manent"
(Le parole volano, gli scritti rimangono)
Proverbio latino


L'arte della Stampa
in mostra dal 20 ottobre al 25 novembre 2007
presso il Lazzaretto di Sant'Elia a Cagliari
www.camuweb.it

giovedì 15 novembre 2007

Una lettura tutta al femminile

Qualche giorno fa sono stata letteralmente conquistata da un libro bellissimo che parla della visione delle donne che leggono, raccontata nei secoli attraverso le opere pittoriche che la ritraggono intenta in questa sottile arte distensiva. Dal libro ho estrapolato qualche citazione interessante che voglio condividere con voi e qua in basso riporto la scheda che si trova sul sito “IBS”. Princess

Il libro:
"Le donne che leggono sono pericolose"
di Stefan Bollmann & Elke Heidenreich – Edizioni Rizzoli

In sintesi:
Attraverso i dipinti, i disegni e le fotografie questo volume racconta la storia della lettura femminile dal Medioevo al XXI secolo. Il tema della lettrice ha affascinato gli artisti di tutte le epoche. Sono stati tuttavia necessari molti secoli perché alle donne venisse permesso di leggere ciò che volevano. Prima potevano ricamare, pregare, allevare bambini e cucinare. Ma nel momento in cui esse colgono nella lettura la possibilità di sostituire l'angusto mondo della loro casa con il mondo sconfinato del pensiero, della fantasia e del sapere, diventano una minaccia. Le donne che leggono sono pericolose perché in questo modo si sono appropriate (e forse lo fanno ancora oggi) di conoscenze ed esperienze originariamente non destinate a loro. Queste immagini di donne che leggono sono piene di bellezza, grazia ed espressività.

Come si articola:
Prefazione
Piccole mosche!
Le donne che leggono sono pericolose
01. Dove abita la parola. Lettrici di talento
02. Momenti intimi. Lettrici stregate
03. Dimore del piacere. Lettrici consapevoli
04. Ore di delizia. Lettrici sensibili
05. La ricerca di se stesse. Lettrici appassionate
06. Piccole fughe. Lettrici solitarie


Le citazioni:

"Leggere è meraviglioso, è forse l'esperienza più emozionante della vita, quella che ti accompagna più a lungo, dall'infanzia alla morte. [...] Le donne che leggono sono pericolose perché nutrono i sogni e non c'è nulla di più rivoluzionario di una donna che sogna di cambiare la propria vita: se lo fa, farà la rivoluzione, se non lo fa seminerà il terrore."
Daria Bignardi

"Chi legge riflette, e chi riflette si fa un'opinione, chi ha una sua opinione si differenzia, e chi si differenzia è un nemico. La spiegazione è semplice. [...] In genere si diffidava delle lettrici poiché nella loro testa passava qualcosa che non si lasciava inquadrare nel rigido schema di vita che gli altri pensavano per loro. La lettura non solo mette in discussione i progetti di vita, ma anche la priorità di istanze supreme come Dio, il consorte, il Governo, la Chiesa. La lettura mette le ali alla fantasia, e la fantasia porta fuori dal presente, ma dove? Come se fosse qualcosa di incontrollabile. E tutto ciò che è incontrollabile infonde timore."
Elke Heidenreich

"Capite ora perché i libri sono odiati e temuti? Perché rivelano i pori sulla faccia della vita. La gente comoda vuole soltanto facce di luna piena, di cera, senza pori, senza peli, inespressive."
Ray Bradbury

"La questione femminile ha fatto la sua comparsa nel mondo quando una donna ha imparato a leggere. Perché la donna che legge si fa domande, e così facendo distrugge delle regole saldamente radicate."
Marie Von Ebner Eschenbach

"Lo sviluppo della personalità e le letture si condizionano a vicenda."
Gertrud Lehnert

"Dalla vita si impara vivendo. Dalla lettura si impara leggendo. E poiché la lettura di opere letterarie offre sempre degli scorci sulla vita di altri, in questo modo si impara di più della vita di quanto non si possa sperimentare solo vivendo. Leggendo si condividono altre vite."
Gunter De Bruyn

"A volte ho sognato che nel giorno del Giudizio, quando i grandi condottieri, i grandi avvocati e statisti si faranno avanti per ricevere le loro ricompense - le corone, gli allori, i nomi indelebilmente incisi sui marmi imperituri - l'Onnipotente si rivolgerà a Pietro e gli dirà, non senza una certa invidia nel vederci arrivare con i nostri libri sotto il braccio: - Vedi, questi non hanno bisogno di alcuna ricompensa. Qui non abbiamo nulla da offrire. Hanno amato leggere. - "
Virginia Woolf


www.internetbookshop.it

lunedì 12 novembre 2007

Cosa si prova ad avere un felino per casa?

Se me lo avessero detto, non ci avrei creduto! Eppure tutto è cambiato da quando un piccolo e indifeso gattino è irrimediabilmente entrato nella mia vita. Tre anni fa, mossa da compassione e tenerezza davanti alle email che chiedevano di dare alloggio ai tanti felini in difficoltà, ho deciso di prenderne uno quando sono rimasta senza fiato di fronte alla fotografia del mio attuale e fido scudiero! Mi sono intenerita a tal punto che mi sono detta: - Ma sì, perché non provare a convivere con un gatto? – E così è stato! Scott è arrivato in un battibaleno tra le mie mani ed è stato subito Amore a prima vista, con la A maiuscola!

Scott, è il suo nome di battesimo dal momento che è stato abbandonato davanti alla birreria della AdelScott, ma io non sono mai riuscita a chiamarlo sempre con lo stesso nome. Impossibile! All’occorrenza i nomi più disparati sono: Scottex, Lilli, Cricchetta, Palla di pelo, Puzzola, Brutto monello che non sei altro, Amore mio meraviglioso e mille altri nomignoli che escono fuori dalla mia bocca senza che io abbia neanche avuto il tempo di pensarli! :-)

Come è iniziata questa avventura? Devo dire che nel primo periodo di rodaggio ho provato, più di una volta, il desiderio di restituirlo al mittente! Educarlo non è stato difficile, ma non volevo ancora concedergli tutti i miei spazi e il mio tempo. D'altronde li avevo conquistati con tanta fatica e adesso qualcuno me li stava portando via. La vita da single che vivevo in quel periodo non prevedeva obblighi verso niente e nessuno e la cosa mi piaceva parecchio perchè per me era una cosa nuova. Non avevo orari di sorta, potevo tornare a casa quando volevo o stare fuori per il weekend o ancora meglio, potevo prendere dei giorni di ferie per partire in giro per l’Europa, che meraviglia! Ma adesso qualcosa stava cambiando: mi ero presa una responsabilità nei confronti di questa creatura e mio malgrado, non ero più libera di fare quello che volevo, gasp!

Ridimensionare la faccenda non è stata una cosa immediata. In un primo momento i sensi di colpa prevalevano su tutto il resto e meno male! Non potevo lasciare il gattino per tanto tempo da solo perchè sentivo che aveva bisogno di me e appena potevo mi precipitavo a casa per vedere come stava il nuovo arrivato. Così, giorno dopo giorno, abbiamo fatto conoscenza e si è instaurata una certa fiducia reciproca. Alla fine ho anche smesso di farmi domande, tipo: - Chissà se gli sono simpatica? Gli mancherò quando non ci sono? Gli piacerà stare nella mia casetta? – Avevo trovato la risposta giusta: non gli avrei fatto mancare niente! Io amo da morire la mia tana, la trovo accogliente, colorata, spiritosa: perché non gli sarebbe dovuta piacere? E avevo ragione! Si può dire che ormai non è più casa mia, ma casa sua!!! E’ lui che ci passa tutto il suo tempo e ha posato le sue zampette pelose su tutto quello che ha trovato in giro! :-)

E dire che ero così attaccata alle mie cose! Non sopportavo l’idea di immaginare divani e tende ridotti a brandelli, ma per fortuna non è andata così. Il gattaccio, grazie al cielo, non si rifà le unghie sulla mobilia perché è stato istruito a dovere, ma se per caso oso trascurarlo un pochino, se ne approfitta subito quando non ci sono e se la prende coi rotoli della carta igienica che finiscono il loro uso in coriandoli! Avete mai festeggiato il carnevale casalingo?!? Io si!!! ;-)

La cosa bella del nostro incontro è che Scott è riuscito, in un certo senso e nella sua maniera, a smussare dolcemente gli angoli del mio carattere e non è stata una cosa da poco! Prima si può dire che fossi un po’ schizzinosa, perfettina nel vestire e nella mia visione dell’ordine e della pulizia assoluti. Ora ho dovuto ricapitolare su tante cose e, visto che non abito più sola, sono passata alla pittura e ai libri per cercare di rimanere a casa un po' più di prima. Ma benché non passi giorno in cui cerchi di tenere a posto la mia piccola mansarda, qualche pelo dorato brilla un po’ dappertutto! Hai voglia ad usare aspirapolvere, stracci e prodotti: ce n’è sempre qualcuno che sbuca fuori nei momenti meno opportuni! Ma ormai non ci faccio più caso e non mi sorprendo più quando qualcuno mi dice: - Hai per caso un gatto in casa? Sai, i tuoi pantaloni neri... – Oppure: - Cos’hai fatto alle mani, sei caduta nei rovi o hai avuto uno scontro ravvicinato con un felino? – E i graffi, quelli come glieli spieghi?

Ogni gattino ha la sua indole e il suo modo di fare e Scott ne è la prova lampante: caratterino esuberante, assolutamente indipendente e molto, molto vivace. A Cagliari direbbero che la tigre in questione è sicuramente "aresti" (che tradotto in italiano significa "selvatico", o per meglio dire, significa che ti fa le fusa solo quando piace a lui e mai e poi mai quando gliele vorresti fare tu!). Forse ho capito: Scott mi lascia i peli addosso per ricordarmi che esiste e mi graffia perché vuole giocare con me e io, io cosa avrei potuto fare se non assecondarlo? Il risultato è che, allo stato attuale delle cose, regna indiscusso nel mio territorio, ma adesso io sono felice di questo perché fino ad ora è stato l’unico capace di farlo! Con tatto, discrezione e tanto charme è riuscito a conquistare letteralmente il mio cuore! Ah, se c’è riuscito... canaglia!!! :-)

E’ curioso quando qualcuno ti rovescia la vita come un calzino sopratutto quando a farlo è un essere vivente a quattro zampe che si confronta con te e con le tue abitudini. La cosa è spiazzante!

- Oh i gattini, se non ci fossero bisognerebbe inventarli! -

Devo confessare che per essere una "Princess" a tutti gli effetti, non ho ancora ceduto lo scettro a nessun'altro, se non a lui, nonostante i ripetuti tentativi di rivalsa da parte di fidanzati o parenti che pretendevano la resa della sottoscritta. Forse anch’io ho un certo non so che di felino perché mi sento uno spirito libero e non mi piace farmi mettere i piedi in testa da chicchessia! Ma per le zampe, per quelle sì, posso fare un’eccezione! ;-)

E pensare che sino a poco tempo fa non avrei mai permesso ad anima viva di svegliarmi la mattina! Ci voleva molta cautela; se qualcuno disturbava il mio sacro riposo in modo irruento erano dolori! Da qualche tempo invece, la belva, si è presa il vizio di dormire ai piedi del letto e sin qui nulla di strano (la cosa mi aggrada, se non altro per il bel tepore sui miei piedi ghiacciati!), se non fosse per il fatto che la tigre, poiché dorme ad oltranza durante il giorno, quando arriva la notte pensa di essere ancora in Africa a cacciare elefanti! Inizia a fare gli agguati, si nasconde sotto il piumone, mi salta sulla groppa alle quattro del mattino... insomma un vero e proprio disastro!

- Arrrgggghhhhh!!! Gattaccius maleficus! Se ti acciappo!!!

Il fetentone mi fa disperare, ma poichè sa che lo amo alla follia, quando si accorge di aver fatto qualche marachella, mi guarda con gli occhioni languidi e io non ce la faccio a sgridarlo più di tanto e mi sciolgo come un'aringa sul burro! Allora arriva quatto quatto e per farsi perdonare si infila sotto la mia ascella (cosa ci troverà poi di tanto bello non si sa!) e inizia a fare la pizza, cioè muove le zampine premendole sul mio braccio come se stesse impastando qualcosa. Che dire? Chi non ha mai provato un’esperienza del genere non sa cosa si perde! Più di una volta mi sono commossa nel vederlo in quella veste così tenera. E lui sa che adoro quando mi fa le fusa e sa anche che non posso più fare a meno della sua presenza!

Da quando io e la tigre del Bengala siamo scesi a compromessi (perché prima o poi bisogna farlo sennò non se ne viene fuori!), anche l’organizzazione del mio tempo è migliorata! Ora, quando decido di partire, mi preparo con un certo anticipo e chiedo a qualcuno di molto fidato se è disposto ad accudire il gattone per qualche giorno e il gioco è fatto! Con questa storia però, il ragazzaccio peloso si è arruffianato anche i miei genitori che da quando ero piccola mi avevano sempre vietato di tenere animali domestici in casa! E ora vanno in "brodo di giuggiole" solo al sentirlo miagolare al telefono?!? Com'è possibile un cambiamento così radicale? Questa è la prova che i miracoli esistono!!! :-)

D'altronde come si fa a non rimanerne affascinati? Lui non è un semplice gatto: è molto di più! E’ un’anima meravigliosa travestita da felino, con una splendida pelliccia rossa addosso!!! Un essere fantastico che ha deciso di condividere con me la mia vita! Non è meraviglioso?!? E questo non vuol dire che sia un angelo, perché anzi è un monello di prima categoria, ma è proprio per questo che io mi sono innamorata di lui perdutamente! Come non mostrar simpatia nei suoi confronti? E’ riuscito a sedurre tutti quelli che l’hanno conosciuto! E ora che ho scritto questo pezzo su di lui, lo so, se ne andrà tronfio per la casa ridacchiando sotto i baffi! Già me lo vedo:
- Ce l’ho fatta, l’ho fregata!!! Hihihihi... - ;-)

Sì, è vero, sono convinta che per ognuno di noi ci sia un animaletto che fa al caso suo: per quel che mi riguarda, io non avrei potuto avere in casa un gatto-soprammobile. Per una persona come me ci vuole un gatto che mi stia dietro e statene certi, Scott non se lo fa ripetere due volte! Da poco ho pure scoperto che è un ottimo portiere: quando gli tiro le palline le para tutte al primo colpo! Che gatto, ragazzi... ne combina di tutti i colori, ma è così simpatico che ringrazio il giorno in cui le nostre strade si sono incrociate!

Ora ho capito che le monellerie sono il segno del suo passaggio nella mia vita e sono quelle che ricoprono di allegria i miei momenti più bui. Quando sono triste, Scott è sempre lì a tirarmi sù il morale e quando sono felice pure! Sinceramente non avrei mai pensato che ci si potesse innamorare di un gattino, ma ho dovuto ricredermi. Io lo amo profondamente e non mi interessa per quelli che pensano che la cosa sia strana, d'altronde si sa che il feeling e la speciale amicizia che unisce le donne ai gatti è ancestrale! Quindi...

Gattofili di tutto il mondo unitevi e se vi chiedono: - Che cosa si prova ad avere un felino in casa? - rispondete che chi non lo sperimenta sulla propria pellaccia non lo potrà mai sapere sino in fondo, perché potrà leggere libri sull’argomento o se lo potrà far raccontare da qualcun’altro, ma non si farà mai un’idea abbastanza grande di quanto Amore si possa provare per un gatto e di quanto questo sia disposto a darne alla persona che si prenderà cura di lui.

Princess

"I gattini riescono sempre a trovare una casa. Vagano fuori dalla vostra, sembrando graziosi e vulnerabili fino a quando abbattono le vostre difese. Poi assumono il comando, completamente."
Lisa Scully O’Grady


La fotografia è di Bribantilla Tormentilla, la sua super madrina! :-)

giovedì 8 novembre 2007

Ma che belle scarpine!

Come non rimanere abbagliati da scarpine così intraprendenti?!? Quando le ho viste la prima volta sono rimasta folgorata! :-) Camminavo allegramente per i fantastici negozietti di Via Brera a Milano, sino a quando, sbirciando in una vetrina non mi hanno chiamato. Erano ai piedi di una bella signora di una certa età, che se le portava egregiamente! E non ho resistito... sono entrata nel negozio per chiederle dove le avesse comprate:
- Sono un nuovo modello della Birkenstock, la ditta tedesca che produce i sandali estivi, ha presente? - Come no, sono quelli di pelle, tanto comodi a detta di molti, amati dai suoi sostenitori, quanto odiati dal resto della popolazione fighetto-italiana! A dire il vero anche a me non sono mai piaciuti tanto, ma essendo una sfegatata di gatti, gattini e gattacci e attratta dai colori intensi e vivaci (fa pure rima!), queste scarpine non potevano certo passare inosservate davanti ai miei occhi! Che faccio, le compro? E poi avrò il coraggio di metterle o finiranno per passare in rassegna come pantofole casalinghe? Il prezzo non è certo da babbuccia: in negozio costano circa 65 euro, su internet 55, su ebay si trovano anche a 45 euro! Le hanno disegnate con le pecorelle, con cagnolini e maialetti... ma io non posso tradire la mia vena gattofila! Eh si, lo ammetto, rimango irrimediabilmente attratta da ogni supporto visivo che abbia un paio di baffi o vibrisse, come volete chiamarle! E voi... le portereste? ;-)
Princess

"Il gatto è l'unico animale ad aver addomesticato l'uomo."
Marcell Mauss


Birkenstock. Birki. Woodby. Sabot
www.birkenstock.it

mercoledì 7 novembre 2007

In mostra: "Opere 2005/2007" di Francine Mury

Lo Spazio Officina di Chiasso ospita in questi giorni la mostra di Francine Mury, artista svizzera emergente dal gusto tutto grafico. Dal bianco etereo delle sale emerge il porpora regale dei primi pannelli in esposizione, ineccepibili. Il tratto ricorda una natura in movimento fermata sulla tela da un unico colore che si muove lungo i rami e le foglie ritratti, come in uno scatto fotografico impressionato a fuoco. Il percorso prosegue su altri lavori che si susseguono uno all'altro in un labirinto creato ad hoc per l'occasione. Personalmente trovo che le opere in bordeaux siano grandiose, proprio come le dimensioni che usa l'artista per esprimere se stessa. Brava, brava, brava!
Princess

"Ho voluto legare le linee fuggenti della natura."
Paul Cezanne


"Opere 2005/2007" di Francine Mury
In mostra dal 24 ottobre al 9 dicembre 2007
presso lo Spazio Officina a Chiasso

martedì 6 novembre 2007

In mostra: "LuxUmbra" di Gabriela Carbognani Hess

Gabriela Carbognani Hess non è una semplice calligrafa, ma un'artista a tutto tondo che sprigiona emozioni forti in ogni segno che traccia, in ogni opera che prende forma dalle sue mani, in ogni esperienza che fa con la sua passione. In queste sue opere meravigliose c'è tutta la sua arte e il suo amore per la vita che scaturiscono dalla pietra viva, dalla carta che ha impresso il suo inconfondibile stile e dall'inchiostro che ha avuto il privilegio di segnare la sua indiscutibile bravura. Che grande onore è stato per me poter vedere i suoi capolavori dal vivo!
Princess


"La luce è una cosa che non può essere riprodotta, ma deve essere rappresentata attraverso un'altra cosa, attraverso il colore.
Sono stato contento di me, quando ho scoperto questo."

Paul Cezanne

"Lux-Umbra" di Gabriela Carbognani Hess
In mostra dal 30 settembre al 27 ottobre 2007
presso lo Spazio d'Arte StellaNove a Mendrisio

lunedì 29 ottobre 2007

Benvenuti!

Ebbene si, anch’io mi sono fatta il Blog!
No, non in quel senso... cos’avete capito?!? :-)
Ho solo aperto un piccolo spazio tutto mio dove poter esprimere le mie impressioni e dove poter parlare liberamente delle mie passioni. Scrivere non è certo una cosa facile, ma in questo “contenitore di parole” io vorrei condividere con voi il mio punto di vista. Lasciare traccia di se stessi è sempre stato un grande ideale per gli uomini di tutti i tempi, ma mai come in quest'ultimo periodo Internet ha facilitato la nostra comunicazione.

Il desiderio di potersi esprimere liberamente è più forte di qualsiasi altro sogno, o almeno lo è per me: non ho mai sentito così forte l’esigenza di lasciare un segno del mio passaggio come in questi giorni ed è per questo che ho finalmente deciso di progettare il mio sito web, dove pubblicherò a breve i lavori che faccio e questo blog, più informale del sito, dove poter includere anche i miei capricci mentali. Allora si parte, benvenuti nel mio angolino virtuale!

Buona navigazione a tutti e... occhio al mal di mare! ;-)
Princess

P.S. Ho deciso che scriverò i miei pezzi in NERO, mentre userò il ROSSO per le trascrizioni di altri autori e il GRIGIO per le citazioni dei personaggi famosi e chiuderò ogni articolo con un pensiero a tema; il tutto per rendere la lettura chiara, semplice e immediata. Spero vi piaccia!

"Cercando la parola si trovano i pensieri."
Joseph Joubert