venerdì 28 dicembre 2007

La Stefi e il Corriere dei Piccoli

Quando ero alle scuole elementari aspettavo con trepidazione l'uscita in edicola del "Corriere dei piccoli" perché adoravo le storie a fumetti della Stefi, abilmente disegnate dalla bravissima Grazia Nidasio. Ed è lei che in questo post vorrei ringraziare, per avermi fatto sorridere ogni volta che mi ritrovavo con il Corrierino in mano! :-)

Era una festa seguire le sue avventure! Il "Diario di Stefi" parlava di un sacco di cose divertenti e guardava il mondo con gli occhi di una bimba che poteva avere all'incirca la mia età, i miei sogni e le mie aspirazioni di allora. Io, all'epoca, mi rifugiavo spesso nella casetta di stoffa per leggere indisturbata le sue vignette colorate che mi piacevano da matti! E poi c'era Ubu il cane, Valentina la sorella, l'Eziomaria, l'amica con le adenoidi di cui non ricordo più il nome e tutta la famiglia Morandini al completo... che spasso! :-)

Sì, è vero, la Stefi ne combinava di tutti i colori, ma quei disegni fotografavano la nostra infanzia serena e la Nidasio riuscì a dipingerla perfettamente con un'intensità e una purezza che solo una grande artista è capace di esprimere in quel modo! Io sono contenta di essere cresciuta coi suoi fumetti sotto il braccio perché a me quello sembrava un mondo fantastico e le situazioni che vivevo erano descritte così bene nel giornalino che alle volte mi veniva da ridere perché mi chiedevo come facesse l'autrice a sapere tutte quelle cose su di me... mi aveva per caso spiata?!? ;-)

Secondo me la Stefi ha segnato un'epoca e chi è cresciuto con i suoi fumetti potrà capire meglio il significato delle mie parole! Ora, dal momento che sono in vena di ricordi, volevo riuscire a reperire almeno un giornalino dei mitici anni '70, dal momento che di quelli che avevamo a casa non ne è rimasto più neanche uno! :-(

Così è iniziata l'avventura alla caccia disperata di un cimelio: ho girato mercatini, negozietti d'antiquariato e Bric à Brac, ma non ho trovato quelli che mi interessavano. Allora ho tentato sul sito di Ebay (ma non potevo pensarci prima?!?) e mi si è aperto un mondo nuovo: decine di utenti vendevano copie e copie di vecchie edizioni!

Che fare?!? Mi sono armata di santa pazienza e ho contattato singolarmente via email tutti i venditori che potevano fare al caso mio e finalmente, dopo un’estenuante ricerca, ho trovato quel che cercavo, anzi molto di più: ho trovato addirittura un Corrierino che aveva i disegni della Stefi in copertina! Evviva, evviva! Senza batter ciglio ho effettuato l’acquisto online e per qualche giorno mi sono ritrovata a casa ad aspettare il postino con lo stesso entusiasmo che avevo da piccola quando correvo in edicola prima che chiudesse! :-)

Il pacco è arrivato intatto; ho scartato l'involucro con la dovuta attenzione e quando ho preso in mano il giornalino ho quasi avuto un tuffo al cuore! Era lei l’eroina dei miei ricordi! Ho divorato la storia a fumetti a tempo di record, ma aimè, era troppo corta... Sigh, avrei continuato a leggere per delle ore! Ma avete mai riprovato le vecchie sensazioni di una volta? Per me è stato bellissimo! Sono tornata indietro nel tempo alla velocità della luce e mi sono sentita di nuovo bambina per almeno un bel quarto d’ora... figata!!! ;-)

Un ringraziamento speciale và alla gentile ragazza che me lo ha venduto; è stata così carina che è nata subito una simpatia reciproca virtuale. E' proprio vero, per fare tutto ci vuole solo passione: anche lei era un'assidua lettrice della Stefi!

E mando invece una richiesta esplicita direttamente all'autrice, nella speranza che un giorno possa farci tornare a sorridere con le sue bellissime storie a fumetti:

- Gentile Grazia Nidasio, sarebbe meraviglioso poter riguardare online le vicende dei personaggi che hai sapientemente disegnato! Non hai mai pensato di far realizzare un sito web con tutti i tuoi capolavori di illustrazione? In giro ci sono ottimi Designers che sarebbero felici di aiutarti a realizzarlo!!! :-) E che dire di una bella pubblicazione stampata che racchiuda tutta la raccolta della fortunata serie?!? Un bel librone con copertina cartonata, dello stesso formato del "Corrierino dei Piccoli", da sfogliare come si faceva allora!?! Sono sicura che riscuoterebbe subito un enorme successo!!! Che ne dici, ci proviamo? - Ehh... ehh... Ehh... ;-)

Princess

P.S. Se cliccate sul titolo dell'articolo, si aprirà un favoloso fumetto, una chicca che ho trovato online: "Stefy e il raggio disintegratore" (l'immagine si può ingrandire cliccando nuovamente sul cursore). Assolutamente da non perdere!

"Alla fine spunta sempre l’arcobaleno!"
La Stefi


In copertina nel "Corriere dei Piccoli" la Stefi di Grazia Nidasio.
Il sito citato per la vendita e gli acquisti online è www.ebay.it
Il sito da cui ho preso il link al fumetto è www.nijirain.com

giovedì 27 dicembre 2007

La t-shirt dipinta a mano

Ieri sera non sapevo come sfogare la creatività, quando mi è venuta la brillante idea di dipingere alcune t-shirt che avevo a casa.

Premetto che amo la semplicità, per cui il più delle volte acquisto delle cosine senza troppi pizzi e merletti e quindi nei cassetti ho sempre a disposizione delle magliette di cotone a maniche lunghe da portare sotto i maglioni di lana: rigorosamente bianche, nere e grigie. Detto così sembra proprio una tristezza e infatti lo è!!! Quei colori rispecchiano esattamente il mio stato d’animo invernale! D’estate è tutta un’altra faccenda; amo i capi molto colorati e le t-shirt sfilano dal giallo al rosso all’arancio con tante scritte spiritose e divertenti, ma aimè appena arriva l’autunno il mio umore si raffredda, io soffro terribilmente e mi ingrigisco come il cielo di dicembre! Così per mantenere uno stato d’animo accettabile e non cadere nella depressione più totale mi devo organizzare qualcosa di creativo sennò non son contenta. Per fortuna ogni tanto ci prendo e la soddisfazione per quello che riesco a realizzare è grande! :-)

Questa volta mi sono entusiasmata al solo pensiero di imbrattare un supporto che non fosse semplicemente una tela da appendere al muro, ma un qualcosa da poter indossare in tutti i momenti e così sono andata a comprare le tempere per la stoffa in un grande magazzino per il bricolage. Una volta nel negozio però, ho dovuto dare retta a quella gran rompiscatole della mia "supervisor" interiore che non mi ha mollato un attimo: - Il clima natalizio incalza e il silver è il top per questo periodo, l’oro è troppo impegnativo e i colori caldi li puoi usare solo d’estate, quindi prendi quello, ci siamo capite?!? – E’ stata categorica! Bhè? Morale: sono uscita dal negozio con un solo tubetto in mano, l’argento!!! ;-)

Tornata a casa, mi sono sistemata la postazione lavorativa e ho iniziato a cimentarmi con delle piccole prove su alcune mutande vecchie... eh..eh..eh.. non si butta via niente, tutto si ricicla! :-)
I primi disegni sono venuti delle vere e proprie schifezze, ma sbagliando si impara e alla terza patacca mi sono organizzata meglio: - Mumble.. mumble.. come potrei dipingere senza sbavare il colore dappertutto? – Avere una "tutor" così inflessibile è una gran rottura di maroni, perché la signorina vorrebbe tutto perfetto al primo colpo, ma devo aggiungere che è anche grazie alla sua tenacia se ogni tanto qualche stratagemma niente male viene fuori!

Trovato! Le formine di metallo per fare i dolcetti andranno benissimo! Dove le ho messe, dove le ho messe, dove le ho messe?!? Ah, eccole! Nooooo, ma sono tutte arrugginite! Da quand’è che non faccio i biscotti?!? Va bhè... proviamo lo stesso! BINGO! Funziona!!!

E’ stato troppo divertente! Sulla t-shirt bianca ho disegnato un bel cuore al centro della maglia, su quella nera una stellina e sulla grigia una lunetta: poi le ho appese tutte in fila nel bagno e ho iniziato a pistolare con il phon per far asciugare la tempera alla stoffa. Risultato: brillantini dappertutto, pure sul gatto! Ahh..ahh..ahh.. un gattino sbrilluccicante! - Oh Lilly, sei pronto per andare a ballare la discomusic!?! - ;-)))

Ora, tralasciamo il fatto che c'è voluta quasi un'ora di orologio per rimettere a posto la casa, dal momento che per cercare i trabiccoli di metallo ho tirato giù mezza cucina, ma vuoi mettere la soddisfazione?!? Armeggiare coi pennelli dà appagamento, scarica le tensioni e fa ritornare il buon umore. G-a-r-a-n-t-i-t-o! :-)

Princess

"I colori, come i lineamenti, seguono i cambiamenti delle emozioni."
Pablo Picasso

La composizione fotografica è creata da Princess,
con fotografie tratte dal sito GettyImages.
www.gettyimages.com

La casa dei miei sogni fuori citta'


















Visto che nell'articolo precedente abbiamo parlato di sogni nel cassetto, perché non entriamo a fare un giro nella casa fuori città? Bisogna solo stare attenti a non lasciarsi troppo andare con la fantasia, il rischio è di non voler più scendere dalla nuvoletta! ;-)

Princess

“Nessuno sogna ciò che non lo riguarda.”
Hermann Hesse

La composizione fotografica è creata da Princess,
con fotografie tratte dal sito GettyImages.

La casa dei miei sogni in citta'








Quante volte vi sarà capitato di sognare ad occhi aperti una casa speciale dove avreste voluto vivere? A me succede anche troppo spesso, ma questa volta invece di lasciare il sogno chiuso a chiave in un cassetto, ho preferito visualizzarlo per benino, così ho fatto una piccola ricerca in rete e ho selezionato alcune fotografie che rappresentano in linea di massima l’idea che mi sono fatta della casa dei miei sogni, anzi delle case dei miei sogni, una in città e una fuori città. Sognare è gratis, giusto o no?!? ;-)

Mettete in sottofondo una musica rilassante e lasciatevi trasportare dal suono e dalle immagini che scorrono qua davanti a voi. Riuscite a percepire sensazioni emozionanti? Semplicità, luce, bellezza, eleganza, relax, morbidezza, accoglienza, calore, amore. Queste sono le sensazioni che mi arrivano entrando nella casa dei miei sogni. E le vostre quali sono? :-)

Princess

“Bisogna trovare il proprio sogno, perché la strada diventi facile. Ma non esiste un sogno perpetuo. Ogni sogno cede il posto a un sogno nuovo.”
Herman Hesse

La composizione fotografica è creata da Princess,
con fotografie tratte dal sito GettyImages.

martedì 4 dicembre 2007

Il sogno "La cascina provenzale"

Oggi ho fatto un bel sogno e ho deciso di scriverlo nel blog per non dimenticarlo! :-)

E’ un tranquillo pomeriggio estivo e mi trovo in una campagna provenzale o in un posto molto simile. Tutto intorno c’è silenzio e tranquillità. Vado a cercare qualcosa nella vecchia casa padronale dei miei zii, un posto che però non mi sembra di avere mai visto. Sto armeggiando in una stanzetta tutta blu al piano terra; la casa probabilmente non è abitata già da diverso tempo, ma ci sono un sacco di cose belle, come se fosse una piccola casa museo con tanti ricordi, libri, quadri e oggetti di viaggio. Non avendo trovato quello che cerco, decido di andar via, anche se a mani vuote. Prendo le chiavi di casa e sull’uscio mi appresto a chiudere la vecchia porta di legno, mentre vedo di sfuggita, alla mia sinistra, una meravigliosa campagna che confina con il posto dove mi trovo.

Mi sporgo per vedere meglio e noto che oltre al massiccio portone che dà sulla strada, si apre una tenuta gigantesca, con un bel cortile interno e un’antica cascina (lo ammetto, ho un debole per i vecchi ruderi, ma questa è molto meglio, sembra una gran bella villa liberty!) - Wow, che meraviglia! – esclamo ad alta voce e qualcuno oltre il loggiato si rivolge subito a me: – Signorina, entri pure! La stiamo giusto appunto sistemando! Venga, non abbia timore! - Le persone che vedo in fondo al cortile mi invitano gentilmente ad entrare, così mi appresto a solcare l'ingresso del podere e nel frattempo si materializzano anche mamma e papà.

Ci accoglie una bella signora sulla cinquantina, in abiti di campagna; una di quelle signore benestanti che nonostante il sangue nobile, non ostentano il proprio benessere. Sono entusiasta perché la padrona di casa ci accompagna a fare un giro nella tenuta di famiglia, orgogliosa della loro proprietà che stanno finendo di ristrutturare. La cascina infatti è senza arredi ed è stata appena ritinteggiata in esterni di un bel bordeaux. Io rimango a bocca aperta davanti all’imponente costruzione e non vedo l’ora di vederla per intero!

Ad un certo punto la signora sale al piano di sopra passando su alcune travi sistemate alla bene e meglio sul balconcino della casa. Ho un attimo di esitazione: se mi arrampico qua sopra rischio di cadere a terra come un sacco di patate! Le travi sono instabili e io tentenno. La padrona di casa allora mi rincuora e mi spiega come fare; mi dice dove mettere i piedi in modo tale che le travi reggano il mio peso. Così in un attimo mi ritrovo al secondo piano della villa, dove mi accoglie un bellissimo pergolato. Mi vengono in mente quei posticini di una volta, quelli dove poter riposare al pomeriggio delle estati afose; quelli dove ti ritrovi con l’uva sulla testa e le sedie di ferro battuto ad accoglierti. Ah, che meraviglia!

La signora ci offre un the alla menta coi pinoli (io penso di essere ancora in Tunisia) e ci chiede se vogliamo proseguire il piccolo giro turistico. Al ché le rispondo di sì: - Sa, in famiglia siamo dei gran viaggiatori e ci piace conoscere posti nuovi ovunque andiamo! - Allora la donna avanza nel piccolo cortiletto pensile e poco più avanti incontriamo un giovane: - Vi presento mio nipote! – Il ragazzo avrà avuto all’incirca la mia età e mi sembra pure di conoscerlo di vista, anche se non ne sono poi tanto sicura. Così inizio a chiacchierare con lui e mi fa un sacco di domande: - Cosa fai? Di cosa ti occupi? Davvero scrivi? Mi piacerebbe leggere qualche tuo articolo! - mi dice. Inizio a raccontargli un po’ di me, quando vengo distratta improvvisamente da qualcos'altro.

In lontananza scorgo un anziano signore seduto su una sedia e rivolgo uno sguardo alla padrona di casa per chiedere chi sia.
Lui è "il nonno". Purtroppo sta lì tutto il giorno a guardare immobile l’orizzonte e ha smesso di parlare da molto, molto tempo! – Il tono con cui pronuncia la frase nasconde un velo di tristezza e rassegnazione. Io mi avvicino a lui lentamente, mi inchino in segno di riverenza e la prima cosa che mi viene in mente di fare in quel momento è di... baciargli le mani! Un gesto assolutamente spontaneo e istintivo.

L’anziano sgrana gli occhi dolcemente e mi chiede sottovoce:
- Perché? – Io gli rispondo bisbigliando al suo orecchio: - Signore, il mio è un segno di rispetto verso la vostra parte saggia che sta davanti a me! – Il vecchio mi guarda incredulo e io continuo impalpabilmente a pronunciare parole: - Non pensi di essere inutile e solo! Se le sembra che la vita non abbia più niente da offrirle, sappia che non è così! Sì, è vero, lei è una persona anziana, ma può mettere a disposizione degli altri la sua saggezza! Lo faccia, la prego! Riprenda a parlare con la sua famiglia o con chi sente vicino! – L’uomo sembra destarsi da un sonno ipnotico. Dal suo viso rugoso scende una lacrima di commozione, quasi felice come un bambino che ha appena ricevuto una bella notizia. Forse i suoi parenti, pur nutrendo amore nei suoi confronti, in tutti questi anni non sono stati capaci di sostenerlo come lui avrebbe voluto!

La donna si accorge della magia del momento e capisce che quelle parole sono riuscite a smuovere qualcosa nel cuore del vecchio:
- Il nonno ha parlato, non ci si crede! Ma com'è riuscita ad incoraggiarlo? - Io le rispondo che non lo so e che non ho fatto niente di speciale, ma dentro di me sorrido perché sento di avere aiutato quell’uomo a ritrovare il coraggio per andare avanti. Sono felice per questo piccolo gesto e mi sveglio mentre alcune parole risuonano ancora in me: - Continua a scrivere, non ti fermare! –

Così stamattina mi sono alzata dal letto decisa a raccontare ciò che avevo sognato. La cosa buffa è che nel dormiveglia iniziale non avevo nessuna voglia di destarmi dall'idillio! Quando mi sono accorta di avere ormai gli occhi aperti, ho fatto una gran fatica a ritornare alla realtà perché desideravo rimanere ancora in quella tenuta a scoprire nuove avventure... ma ormai era suonata la sveglia!

La sensazione è che la scena fosse reale e ora mi sento bene come se quel gesto io l’avessi compiuto davvero! Allora mi chiedo: "Se un sogno è in grado di dare emozioni vere come quelle vissute, che differenza c’è tra sogno e realtà?" Non volevo di certo finire il pezzo alla Gigi Marzullo, ma la domanda è nata spontanea! A volte penso che il sogno sia un rifugio sicuro dove approdiamo con la mente per riposarci dalle continue sollecitazioni esterne che ci legano alla vita, ma alla fine è sempre frutto della nostra mente o della nostra anima, mah?!? Mi sa che tra vedere e non vedere... torno a dormire! ;-)

Princess

"La perenne tentazione della vita è quella di confondere i sogni con la realtà."
Jim Morrison


La fotografia è di Peter Miller dal sito GettyImages
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