giovedì 28 febbraio 2008

La saggezza degli Indiani d’America

Chi mi sta vicino conosce la mia passione per gli Indiani d’America. Amo la semplicità, il coraggio, l'onestà che li contraddistingue. Amo il loro modo di vivere a contatto con la natura, nel pieno rispetto dell’uomo, della madre terra (animali, piante, rocce) e di tutto il creato visibile e invisibile. Un mondo fondato sui valori importanti dell’antica saggezza che veniva tramandata dagli anziani del gruppo a figli e nipoti, seguendo il filo magico delle tradizioni popolari e della cultura del posto. Un quieto vivere così diverso dal nostro mondo occidentale veloce, commercializzato e superficiale.

La mia non vuole essere una polemica verso la nostra realtà moderna, ma solo uno spunto di riflessione a favore di una cultura che i coloni hanno distrutto in tutti i modi possibili. Dopo il genocidio* dei nativi americani ci sono state tante polemiche, ma penso che giudicare il passato non serva a niente, se non a riaprire vecchie ferite che non si sono ancora rimarginate. Per questo non parlerò della situazione attuale che li vede coinvolti, perché il solo pensiero che sia stato volutamente cancellato il loro passaggio sulla terra, mi sconvolge.

Su di loro ci sarebbe da scrivere in lungo e in largo, ma in questo mio piccolo frammento di web mi limiterò a trascrivere qualche breve brano che parla del loro modo di affrontare la vita, parole che hanno toccato le corde della mia anima. Leggendo questi racconti si respirano un po’ delle loro virtù, ma i princìpi racchiusi in essi sono universali, basta sentirli nel proprio cuore. Come non rimanerne affascinati?!
Princess

La fotografia è di Ed Honowitz dal sito GettyImages
www.gettyimages.com
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*Genocidio = Il termine è stato definito dall'ONU come "Gli atti commessi con l'intenzione di distruggere, in tutto o in parte, un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso". Anche la sottomissione intenzionale di un gruppo a condizioni di esistenza che ne comportino la scomparsa sia fisica sia culturale, totale o parziale, è di solito inserita sotto la definizione di genocidio. Il termine è entrato nell'uso comune e ha iniziato ad essere considerato come un crimine specifico, recepito nel diritto internazionale e nel diritto interno di molti Paesi. Il genocidio è uno dei peggiori crimini che l'uomo possa commettere perché comporta la morte di migliaia, a volte milioni, di persone, e la perdita di patrimoni culturali immensi. È pertanto definito un crimine contro l'umanità dalla giurisprudenza.

http://it.wikipedia.org/wiki/Genocidio
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Dal libro:
"Il Grande Spirito parla al nostro cuore" – Ed. Red

Nascere uomo
"Nascere uomo su questa terra è un incarico sacro. Noi abbiamo una responsabilità sacra, dovuta a questo dono eccezionale che ci è stato fatto, ben al di sopra del dono meraviglioso che è la vita delle piante, dei pesci, dei boschi, degli uccelli, e di tutte le creature che vivono sulla terra. Noi siamo in grado di prenderci cura di loro."
Audrey Shenandoah, Onondaga

Il nostro bisogno d’amore
"Amici miei, quanto disperatamente abbiamo bisogno di essere amati e di amare. Quando Cristo disse che l'uomo non vive di solo pane, parlava di una fame. Questa fame non era quella del corpo. Non era la fame di pane. Parlava di una fame che ha origine nel profondo del nostro essere. Parlava di un bisogno necessario come l'aria che respiriamo, parlava del bisogno d'amore. L'amore è qualcosa che tu ed io dobbiamo avere. Dobbiamo averlo perché il nostro spirito si nutre di esso. Noi dobbiamo averlo perché senza di esso noi perdiamo le nostre forze e ci indeboliamo. Senza amore la nostra autostima viene meno. Senza di esso il nostro coraggio viene a mancare. Senza amore non sappiamo affrontare con sicurezza il mondo. Ci ripieghiamo su noi stessi e cominciamo a trovare nutrimento nelle nostre stesse personalità. E così, poco a poco, ci distruggiamo. Grazie ad esso siamo creativi. Grazie ad esso procediamo infaticabilmente. Grazie ad esso, e solamente grazie ad esso, siamo capaci di sacrificarci per gli altri."
Capo Dan George

Gli anziani Dakota
"Gli anziani Dakota erano saggi. Sapevano che il cuore di ogni essere umano che si allontana dalla natura si inasprisce. Sapevano che la mancanza di profondo rispetto per gli esseri viventi e per tutto ciò che cresce, conduce in fretta alla mancanza di rispetto per gli uomini. Per questa ragione il contatto con la natura, che rende i giovani capaci di sentimenti profondi, era un elemento importante della loro formazione."
Luther Standing Bear, Orso in Piedi

L'educazione al silenzio
"Si insegnava ai bambini a restare seduti immobili e a prenderci gusto. Si insegnava loro a sviluppare l'olfatto, a guardare là dove, apparentemente, non c'era nulla da vedere, e ad ascoltare con attenzione là dove tutto sembrava calmo. Un bambino che non può stare seduto senza muoversi è un bambino sviluppato a metà. Noi respingevamo un comportamento esagerato ed esibizionista poiché lo giudicavamo falso. Un uomo che parlava senza pause era considerato maleducato e distratto. Un discorso non veniva mai iniziato precipitosamente, né portato avanti frettolosamente. Nessuno poneva una domanda in modo avventato anche se fosse stata molto importante. Nessuno era obbligato a dare una risposta. Il modo cortese di iniziare un discorso era di dedicare un momento di silenzio a una riflessione comune. Anche durante i discorsi facevamo attenzione a ogni pausa, nella quale l'interlocutore rifletteva. Per i Dakota, il silenzio era eloquente. Nella disgrazia, come nel dolore, nei torbidi momenti della malattia e della morte, il silenzio era prova di stima e di rispetto. Era così quando ci capitava qualcosa di grande e degno di ammirazione."
Luther Standing Bear, Orso In Piedi

La saggezza
"Oggi la gente cerca la conoscenza, non la saggezza.
La conoscenza è legata al passato, la saggezza appartiene al futuro."
Vernon Cooper, Lumbee

Quattro strade

"Ci sono quattro strade che possono portarti dove vuoi andare. La prima ti conduce dove ti manda il tuo primo pensiero. Non è la strada giusta. Rifletti un poco. Affronti allora la seconda. Rifletti nuovamente ma non scegli ancora. Finalmente, alla quarta riflessione tu sarai sulla strada giusta. Così non rischierai più nulla. Qualche volta, lascia passare una giornata prima di risolvere il tuo problema."
Diablo, Apache della Montagna Bianca

L'uomo
"L'uomo talvolta crede di essere stato creato per dominare, per dirigere. Ma si sbaglia. Egli è solamente parte del tutto. La sua funzione non è quella di sfruttare, bensì è quella di sorvegliare, di essere un amministratore. L'uomo non ha né potere, né privilegi. Ha solamente responsabilità."
Oren Lyons, Onondaga

Perchè
"Sino ad oggi, io non ho mai domandato a mia nonna e a mio nonno, né a nessun altro «perché?». Questo avrebbe voluto dire che non avevo imparato nulla, che ero un idiota. Ma nella società occidentale, se tu non chiedi «perché», pensano che tu sia stupido. Così essendo stato allevato non per domandare il perché delle cose ma per ascoltare, per acquistare consapevolezza, mi sembra scontato che le persone abbiano qualche conoscenza di se stesse e anche di me stesso. Questa è una convinzione radicata. Inoltre, quando conosciamo noi stessi, possiamo unire i nostri pensieri e condividere questa conoscenza."
Soge Track, Taos Pueblo
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lunedì 11 febbraio 2008

Preghiera Cherokee




"Oh Grande Spirito,
concedimi la serenità di accettare le cose che non posso cambiare,
il coraggio di cambiare le cose che posso cambiare,
e la Saggezza di capirne la differenza."
Preghiera Cherokee

La fotografia è di Wilfried Krecichwost dal sito GettyImages

lunedì 4 febbraio 2008

Sveglia per gattofili dormiglioni!



Questo filmato è davvero uno spasso!!! Prodotto da Simon Tofield per la Tandem Films (quest'uomo è un mito!), il video si commenta da solo e chi vive con un gatto sà di cosa sto parlando! ;-)

"Cuffie, please!"
Princess

"Se un gatto ha deciso di amarvi, non c’è nulla che potete fare!"
Latrina Snythe

www.tandemfilms.com

martedì 29 gennaio 2008

Audrey Hepburn: un mito intramontabile!






















Eccola in tutta la sua bellezza! E' lei, soltanto lei, chi più di lei? Simbolo indiscusso di rara eleganza, dolcezza e nobiltà di spirito, Audrey Hepburn rappresenta per me un ideale di donna ineguagliabile! Così chic nel suo portamento aggraziato e nelle movenze fini e delicate, così semplice e amorevole nel suo modo di fare, ha lasciato un segno tanto profondo del suo passaggio da divenire un'icona intramontabile.

In netta controtendenza con l'inclinazione attuale che vede prevalere una certa volgarità diffusa nell'uso delle immagini femminili, io voto a favore delle vecchie glorie del passato! E voi? Non trovate che la Hepburn abbia una marcia in più rispetto a chi, pur di emergere nel mondo dello spettacolo, farebbero qualsiasi cosa?!?

Io la trovo semplicemente divina! :-)

Princess

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La vera bellezza di Audrey Hepburn

"Per avere labbra attraenti, pronuncia parole gentili."

"Per avere uno sguardo amorevole, cerca il lato buono delle persone."

"Per avere un aspetto magro, condividi il tuo cibo con l'affamato."

"Per avere capelli bellissimi, lascia che un bimbo li attraversi con le proprie dita una volta al giorno."

"Ricorda, se mai avrai bisogno di una mano, le troverai alla fine di entrambe le tue braccia."

"Quando diventerai anziana, scoprirai di avere due mani, una per aiutare te stessa, la seconda per aiutare gli altri."

"La bellezza di una donna aumenta con il passare degli anni."

"La bellezza di una donna non risiede nell'estetica, ma la vera bellezza in una donna è riflessa nella propria anima. E' la preoccupazione di donare con amore, la passione che essa mostra."

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Libri sull'argomento:

Spoto Donald - Audrey Hepburn - Ed. Frassinelli
"Nell'immaginario collettivo sarà per sempre la ribelle principessa Anna di Vacanze romane, la frivola Holly Golightly di Colazione da Tiffany, la buffa Eliza Doolittle di My Fair Lady. Per milioni di donne in tutto il mondo rimarrà un modello di eleganza e un'icona di stile. Ma nella realtà, la Hepburn è stata semplicemente soltanto 'Audrey'. Ed è proprio così che ci viene presentata in questa biografia: la bambina che durante l'occupazione nazista dell'Olanda, dove trascorse l'infanzia, sognava di danzare sulle punte; l'inquieta adolescente che muoveva i primi, incerti passi sui palcoscenici del West End di Londra; la giovane donna, approdata quasi per caso su un set e diventata nell'arco di pochi mesi una star internazionale, il simbolo di un fascino discreto e tutto nuovo per l'epoca, che non smetteva mai di ripetere con stupore disarmante: -La mia carriera è per me un mistero assoluto - Audrey non si lasciò mai travolgere dagli applausi delle platee di Broadway, né si fece abbagliare dai riflettori di Hollywood, ma rimase sempre fedele a se stessa. Moglie infelice, appassionata dei piccoli-grandi piaceri della vita (e amante di alcuni tra i più celebri interpreti della storia del cinema), ma anche mamma premurosa e professionista instancabile, alla fine degli anni '70, all'apice della carriera, decise di ritirarsi dall'ambiente dello spettacolo per dedicarsi completamente prima alla famiglia, poi al volontariato, diventando ambasciatrice dell'Unicef."

S. Hepburn Ferrer - Audrey Hepburn. Un'anima elegante - Ed. TEA
"In questo libro, Sean Hepburn Ferrer ci accompagna per mano e con delicatezza nel mondo interiore dell'attrice più celebrata di Hollywood, raccontandoci la storia di sua madre, dall'infanzia trascorsa nell'Olanda devastata dalla guerra, all'apice della sua carriera cinematografica, fino ai giorni vissuti lontano dalla macchina da presa e dai paparazzi. Un modo di vedere Audrey certamente diverso da quello finora rivelato dall'obiettivo dai fotografi: attraverso lo sguardo di un figlio che l'adorava."

In copertina Audrey Hepburn in "Breakfast at Tiffany's" (1961)
http://www.audrey1.com/

mercoledì 9 gennaio 2008

La Bambina filosofica di Vanna Vinci

Se quando ero piccola divoravo fumetti, da grande non ho cambiato abitudini! E se la mia prima eroina a colori è stata la Stefi di Grazia Nidasio del famoso "Corriere dei piccoli", ora il mio mito è quello della Bambina filosofica di Vanna Vinci! :-)

Certo il fumetto ne ha fatto di strada da allora! Prima i fumetti erano dedicati soprattutto ai bambini e agli adolescenti, ora in libreria escono addirittura le "Graphic Novel" dedicate ad un pubblico più adulto, ma si sa i tempi cambiano e il mercato di conseguenza si adegua. E ultimamente l’editoria propone un ventaglio di fumettisti di tutto rispetto, ma quando ci si lega ad un artista lo si fa per passione perché si condivide con l’autore tutto ciò che disegna e che racconta nelle sue tavole, ma soprattutto lo si fa perché… perché ci piace il suo modo di dipingere il mondo!

E io lo posso confessare apertamente: mi sono persa un’altra volta! Dopo la mia passione sfegatata per la Stefi, mi sono perdutamente innamorata dei disegni di Vanna Vinci, un’artista a mio parere geniale che riesce ad essere maledettamente brava nel tratto, abilissima nel dipingere le espressioni dei suoi personaggi e nell’essere ironica e pungente al momento giusto, schietta e verace nelle battute irriverenti della Bambina filosofica, con cui è riuscita veramente a superarsi! :-)

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La Bambina filosofica. Anatomia di uno sfacelo. Vol. 1
"E’ talmente profondo che a me come lettore c’è voluto molto tempo per venirgli alla superficie." Karl Kraus
"Rappresenta la disgrazia più grande, il culmine del fallimento per l’homo sapiens."
E. M. Cioran
"Una bella pazzia, con venticinquemila anni di ‘progresso’ post-magdaleniano celati nei suoi neuroni." H
erny Miller
"E’ interessante. Perché alla fine del libro tutti si chiedono, ‘ma com’è riuscita veramente a farlo’?"
Thomas Barnhard
"Glam! Sleaze! Rock! Roll! The whole shocking truth! All inside!"
New York Dolls

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La Bambina filosofica. Pensieri, parole, opere, omissioni. Vol. 2
"Nocivo. Evitare un uso eccessivo o improprio. Conservare sotto chiave e fuori dalla portata dei bambini. Le donne in età fertile devono essere informate del potenziale rischio e adottare adeguate misure di controllo. Nelle donne che allattano dovrà essere usato solo in caso di effettiva necessità e sotto stretto controllo medico. L'uso indiscriminato può provocare lo sviluppo di germi non sensibili nonché un'alterazione dei germi che normalmente vivono nell'intestino (flora del colon). Casi lievi di colite di solito regrediscono spontaneamente, ma se ciò non accade consultare immediatamente il medico. Può causare leggero prurito e sensazione di calore, questi effetti sono normali; se vi disturbassero ridurre momentaneamente o interrompere l'uso per qualche giorno, quindi riprendere il trattamento. In caso di sovradosaggio si possono manifestare stanchezza, disorientamento e sintomi extrapiramidali. In casi sporadici possono comparire crisi convulsive generalizzate. Tali manifestazioni possono costituire i primi segni di intossicazione. Non esiste un antidoto specifico, tuttavia in situazioni particolari possono essere utili la lavanda gastrica e l'impiego del carbone attivo. Eccezionalmente possono manifestarsi crampi intestinali passeggeri. Sono stati anche riferiti rari casi di reazione allergica, come esantema e orticaria. Penetra, sblocca, espelle l’umidità, arresta la corrosione, elimina le dispersioni elettriche, deterge, lubrifica. Cura l’acne."
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- Questa è la recensione più squilibrata che abbia mai letto sul retro di un libro... Signorina, ne prendo subito uno! – ;-)

Ricordo che la prima volta rimasi quasi immobile davanti al piccolo manifesto che pubblicizzava la sua mostra! Ero davanti alle vetrine della libreria Feltrinelli di Bologna, sotto le Due Torri, e quella impertinente di una Bambina filosofica, magistralmente ritratta sulla locandina che avevo davanti agli occhi, aveva catturato tutta la mia attenzione! E leggendo il curriculum dell’autrice sono rimasta stupita dalle coincidenze che la legavano a me: stessa città di nascita, stessa città d’adozione, stesso corso di studi artistici. - Quante cose abbiamo in comune... che buffo! – Insomma alla fine non ho resistito e sono entrata a vedere la mostra allestita nelle sale interne della libreria ed è stato subito un colpo di fulmine!

Oh, è stato meraviglioso! Sono rimasta davanti ai pannelli di plexiglass che esponevano la sua opera senza smettere di ridere per tutto il tempo! Ero così ridicola: me la ridevo sotto i baffi ad ogni battuta e per quanto mi sentissi osservata, non riuscivo a trattenere il riso. Quella monella di una bambina, così insolente e dispettosa, era veramente esilarante! In più era da tantissimo tempo che non acquistavo fumetti e ora mi piaceva l’idea di comprare una raccolta di strisce autoconclusive racchiuse in una bella edizione e con una bella grafica. Si, lo ammetto, mi aveva letteralmente conquistata! Adesso fremo aspettando l’uscita del terzo volume… ma quanto ci vuole ancora?!? Sono in trepidazione!!! ;-)

E’ nato così il mio primo approccio con questa grande artista: ho iniziato a conoscere Vanna Vinci dai fumetti della Bambina filosofica (ultimi in ordine di produzione), per poi andare a ritroso verso quelli pubblicati in precedenza. Quindi è stata la volta di "Sophia la ragazza aurea" e "Sophia nella Parigi ermetica", altri due capolavori!!! E anche questi due libri mi sono piaciuti da morire! Questa volta non erano più strisce autoconclusive, ma avevano una loro storia che mi ha tenuto inevitabilmente incollata ai libri sino alla conclusione di entrambi.

Era così bello perdersi in quei racconti e in quei tratti di china nera, che alla fine ho deciso che avrei comprato tutto quello che la Vinci aveva disegnato! C’è voluta una pazienza infinita per cercare nelle fumetterie di tutta Italia quello che era uscito fuori produzione già da diverso tempo e che non riuscivo a reperire neppure su Ebay! Decine di email per chiedere ai venditori se avevano ciò che stavo cercando e tantissime persone mi rispondevano che era tutto esaurito. Ma la costanza è stata premiata! Spulciando in rete di qua e di là sono riuscita a rintracciare quasi tutto e attualmente sono in attesa del mio ultimo acquisto, introvabile sino alla fine! :-)

Mi chiedo come abbia fatto questa disegnatrice a rapirmi in maniera così eclatante! Eppure solitamente non sono così fanatica! Mah, forse i suoi disegni hanno ridestato in me qualcosa che si era spento da tempo. E' come se fossi stata risucchiata nelle sue storie travolgenti, ambientate in città che sembravano appartenermi da sempre. Vanna ha avuto il potere di farmi sognare insieme ai suoi personaggi e leggendo i suoi fumetti non mi accorgevo del tempo che passava; ero talmente concentrata nella lettura che in un battibaleno arrivavo all’ultima pagina e rimanevo basita nella speranza di averne subito un altro per iniziare una nuova avventura!

Così recentemente mi sono decisa a scriverle una mail e approfitto adesso di questo mio nuovo post per dirle ancora:

- Grazie! Grazie Vanna, per avermi fatto ridere quando ero giù di morale, per avermi fatto sognare e avermi tenuto col fiato sospeso con i tuoi racconti fantastici! Grazie per aver dedicato la tua vita al fumetto perché senza saperlo hai regalato emozioni forti a quei lettori che sono riusciti a lasciarsi trasportare dalle tue storie, dai tuoi personaggi e dalle loro peripezie! La tua bravura è sicuramente indiscussa e io spero un giorno di poterti vedere all'opera mentre dai vita a questi meravigliosi capolavori. Per me sarebbe davvero un grande onore! Brava, brava, brava! -

P.S. W la Bambina filosofica che è in me!!! Hihihihihi... ;-)

Princess

"Spesso il talento è un difetto di carattere."
Parola di Karl Kraus da 'La Bambina filosofica'

In copertina la Bambina filosofica al Lucca Comics&Games 2006

www.vannavinci.it
www.labambinafilosofica.it
www.kappaedizioni.it